Il Falegname…..
A qualcuno la falegnameria ricorda il buon odore del legno, altri la definiscono arte della fabbricazione o della riparazione dei mobili e suppellettili. Un tempo gli artigiani del legno costituivano una vasta categoria: c’erano ebanisti, stipettai, carradori, intagliatori, intarsiatori... La parola falegname è composta da “fare” (lavorare) e legno. In dialetto veneto, friulano, trentino, lombardo, emiliano si dice anche “marangon”, una parola dalla strana origine. Deriva dal nome latino dello smergo (mergus), un uccello acquatico. Smergo, in origine, era chiamato anche l’uomo che si tuffava per riparare le parti subacquee della nave. Come ognuno sa le parole nei secoli cambiano e smergo divenne smargòn, margòn, marranga.... Gli inglesi dicono carpenter o joiner, i francesi menuisier, i tedeschi tischler... in spagnolo è chiamato carpintero, in portoghese carpinteiro, in latino faber tignarius oppure lignarius... Per i cristiani la falegnameria ha un patrono eccezionale, san Giuseppe, padre putativo di Gesù, egli stesso fece il falegname a Nazareth.
In Val d'Ultimo c'era un pastore di nome Hans..............
Il Legno..........
«Legno dritto e donna in piano» recita un proverbio milanese un po’ salace e dimentico di tante riflessioni «tengono su il duomo di Milano». I piemontesi aggiungono «Bosch d’ punta e fùmma d’ piat a sustenu mes un stat». Edifici tecnicamente modernissimi e dalle forme tradizionali, ma interamente in legno, sono tuttora diffusissimi nei paesi boscosi dell’America del Nord, in Cina e in Giappone.
Il lavoro del falegname ha il suo osso duro: il legno. « Il legno contorto» si affermava quando non c’erano le pialle industriali «lo raddrizza il fuoco». In Sicilia si dice «Anche la legna storta dà fuoco dritto».
«Non d’ogni legno si può fare un santo». Come ogni cosa desiderabile ha i suoi lati spiacevoli, non c’è dubbio che «non ci sia rosa senza spine o legno senza tarlo». Nonostante le difficoltà, in Sardegna consigliano: «Ciò che val la pena che si faccia, val la pena che si faccia bene».
